Con l’arrivo dell’autunno, la tavola si arricchisce di piatti più corposi e avvolgenti, che si prestano ad essere accompagnati da vini altrettanto ricchi e complessi. La stagione autunnale, con i suoi colori caldi ei suoi sapori intensi, è perfetta per esplorare vitigni autoctoni che offrono vini dalle caratteristiche uniche. In questo articolo, ci concentreremo su cinque vitigni autoctoni italiani che rappresentano al meglio l’autunno, con i loro profumi, colori e sapori che si sposano perfettamente con piatti autunnali. Seguimi in questo viaggio a tinte rosse e marroni!
Pelaverga, Piemonte.
Il Pelaverga è un vitigno rosso autoctono che cresce principalmente nelle colline del Piemonte , in particolare nell’area di Verduno , un piccolo comune nelle Langhe. Le origini di questo vitigno risalgono all’antichità, ma è solo negli ultimi decenni che il Pelaverga ha visto una riscoperta grazie alla qualità dei suoi vini. Al calice, il Pelaverga si presenta con una colorazione rubino chiara e un bouquet aromatico fresco che spazia dalla rosa alla ciliegia e un leggero accenno di pepe bianco. In bocca è un vino fresco, con una buona acidità e tannini morbidi. Questo rosso delicato si abbina perfettamente a piatti autunnali come i funghi porcini , i tortelli al tartufo o piatti di carne bianca come il pollo arrosto. Insomma, una vera chicca piemontese particolarmente versatile in questo periodo!
| Profumi al calice del Pelaverga.
Tazzelenghe, Friuli V.G.
Il Tazzelenghe è un vitigno autoctono del Friuli Venezia Giulia , noto per la sua potenza e struttura. Il nome stesso suggerisce la forza di questo vino, che, letteralmente, “taglia la lingua” (in friulano, “tazzelenghe” significa “taglialingua”). La zona di coltivazione principale si trova tra Cividale del Friuli e Udine , con suoli ricchi di minerali che contribuiscono alla complessità del vino. Al calice, il Tazzelenghe si presenta con un colore rosso rubino intenso , con riflessi violacei. Il profumo è complesso, con note di frutta maturazione e spezie, mentre al palato è robusto, tannico, e con una buona persistenza. Grazie alla sua struttura, si abbina splendidamente a piatti ricchi come
brasati di manzo, stufati di cinghiale e formaggi stagionati. Anche in questo caso, possiamo dire che il Friuli Venezia Giulia ci ha offerto una vera perla enologica!
| Tazzelenghe al calice, profumi.
Cesanese, Lazio.
Il Cesanese è un vitigno rosso tradizionale del Lazio , in particolare nelle zona dei dell’Alta Ciociaria, Piglio, Olevano e Affile . Conosciuto fin dai tempi dei Romani, questo vitigno è un simbolo della tradizione vitivinicola laziale. Il Cesanese si distingue per un profumo che richiama la ciliegia , la prugna e una leggera nota di spezie . In bocca è un vino di media struttura, con tannini vellutati e una buona acidità che lo rende fresco ed equilibrato. I vini più giovani sono particolarmente vivaci, mentre quelli più invecchiati acquisiscono una maggiore complessità. Questo vino si presta a piatti autunnali come arrosticini di agnello , pasta alla amatriciana e carni rosse come il filetto di manzo. Il Lazio è una regione in fase di crescita e, sicuramente, gran parte del merito va a questa varietà autoctona!
| Il Cesanese e i suoi profumi vibranti.
Gewurztraminer, Alto Adige.
Il Gewürztraminer è un vitigno aromatico che ha trovato un habitat ideale nelle zone alpine del Trentino-Alto Adige. Pur essendo originario della regione tedesca dell’Alsazia, si è ben adattato alle alte altitudini e ai climi freschi italiani, soprattutto nelle vallate intorno a Bolzano e Bressanone . Il Gewürztraminer si distingue per il suo profumo avvolgente, con note di rosa, litchi e spezie dolci. Il colore è giallo dorato, mentre al palato si presenta pieno, con una leggera nota di dolcezza e una buona freschezza. Questo vino aromatico si abbina bene con piatti autunnali come
risotto ai funghi , carni bianche e piatti speziati come il curry. Nonostante la sua diffusione anche in Germania e Alsazia, possiamo dire che qui il Gewurztraminer è di casa e produce risultati strepitosi!
| I profumi soavi e inebrianti del Gewurztraminer.
Grechetto, Orvieto.
Il Grechetto è un vitigno a bacca bianca autoctono tipico dell’Umbria, in particolare delle colline attorno alla città di
Orvieto . Questo vitigno è noto per la sua versatilità e per la sua capacità di esprimersi in diversi stili di vino, da freschi e leggeri a più strutturati e complessi. Il Grechetto di Orvieto si caratterizza per un colore giallo paglierino con riflessi verdolini e per il suo profumo di fiori bianchi, mele e una leggera mineralità. Al palato, è un vino di buona acidità, con una struttura morbida e un finale lungo. Questo vino si abbina perfettamente con piatti autunnali come zuppa di legumi, risotto ai funghi porcini e carni bianche come il pollo al forno con erbe aromatiche. Se Orvieto si sta affermando come territorio di eccellenza bianchista, il merito è indiscutibilmente del Grechetto!
| La fisionomia invitante del Grechetto.