Cinque uve rosse di estremo talento coltivate in Europa
Pinot Noir, Nebbiolo, Sangiovese, Cabernet e i soliti noti. Sono tutte uve che hanno forgiato i più grandi territori mondiali e hanno dato un’impronta identitaria in concomitanza con altri elementi della medesima importanza – insieme a persone che hanno prosperato in questi luoghi, al terroir, alla filosofia produttiva e a tanti altri fattori che, insieme all’uva, sono risultati indispensabili nel dare forma ad una regione o ad una zona vinicola.
Tornando a noi, oggi non vogliamo parlarti delle solite uve, bensì il nostro focus si sposta su varietà, distribuite in giro per l’Europa, da cui nascono alcuni dei migliori vini rossi al mondo per carattere, aromaticità ed impatto nel proprio luogo di origine.
Sei pronto ad iniziare questo magnifico viaggio? 🗺️
Baga, la perla portoghese 🇵🇹
🗣️ “Bah-gah”
Baga, la perla nascosta del Portogallo, è un vitigno paragonato al Sangiovese per la sua finezza e capacità di invecchiamento. Originaria della regione del Dão, dà il meglio di sé in Bairrada, dove il clima marittimo e i terreni calcarei favoriscono la maturazione ottimale. Questa varietà a bacca sottile è nota per la sua alta acidità e tannini decisi, qualità che gli permettono di evolversi magnificamente nel tempo. Il Baga può essere sorprendentemente versatile: dagli eleganti spumanti rosati ai rossi strutturati e longevi, con note di mora, ciliegia secca, cacao e un intrigante accento fumé. Oggi, grazie alla nuova generazione di vignaioli, il Baga sta finalmente ricevendo il riconoscimento che merita, grazie ad alcuni dei migliori vini secchi della penisola iberica.

Qualità organolettiche del Baga | Portogallo
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Xinomavro, la superstar greca 🇬🇷
🗣️ “Ksino-mav-roh”
Xinomavro, la star rossa della Grecia, richiama i toni del Barolo per la sua struttura austera e capacità di invecchiamento, con un tocco saporito che ricorda il Tempranillo. Il nome significa “acido nero”, riflettendo la sua alta acidità e i tannini decisi che lo rendono perfetto per la cantina. Coltivato soprattutto a Naoussa e Amyndeo, questo vitigno esigente offre rossi complessi, rosati vibranti e persino spumanti aromatici. Con note di lampone, prugna, tabacco e anice, il suo carattere affascinante si esprime pienamente dopo anni di affinamento. Oggi, produttori come Thymiopoulos e Alpha Estate stanno spingendo Xinomavro verso nuove vette qualitative, rendendolo una scelta imprescindibile per gli amanti dei grandi vini strutturati.

Qualità organolettiche dello Xinomavro | Grecia
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Rossese, un tesoro ligure 🇮🇹
🗣️ “Ross-sè-se”
Rossese, il gioiello rosso della Liguria, è un vino elegante e fragrante, spesso paragonato al Pinot Noir per la sua finezza. Il Rossese di Dolceacqua, il primo vino ligure a ottenere la DOC, cresce su ripidi terrazzamenti scistosi che ne esaltano la mineralità. Al naso sprigiona aromi di fragoline di bosco, rosa canina e timo, con un tocco balsamico distintivo e un accenno di macchia mediterranea. I suoi tannini setosi e la sapidità marina lo rendono un rosso sorprendentemente versatile. Amato da personaggi storici come Andrea Doria e Napoleone, oggi sta vivendo una rinascita grazie a vignaioli appassionati e tenaci che ne esaltano l’eleganza mediterranea ma soprattutto incentivano, con lavorazioni meticolose e poco invasive, il suo magnifico profilo aromatico.

Qualità organolettiche del Rossese | Italia
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Kékfrankos, esplosione di spezie 🇭🇺
🗣️ “Cake-fràn-kosh”
Il Kékfrankos è un vero e proprio segreto custodito dell’Europa centrale, è un rosso speziato che ricorda, nelle migliori versioni, le Syrah della Valle del Rodano. Conosciuto come Blaufränkisch in Austria, in Ungheria è il vitigno a bacca rossa più coltivato, particolarmente diffuso nelle regioni di Sopron, Eger e Villány. Il nome significa “blu franco” e, secondo la leggenda, deriva dalla valuta usata dai soldati napoleonici per acquistarlo, ritenendo che fosse un vino di qualità superiore. Nel bicchiere, il Kékfrankos offre aromi di ciliegia scura, prugna e mora, intrecciati a note speziate di pepe nero, alloro e tabacco. La sua acidità brillante e i tannini moderati lo rendono fresco e slanciato, con un’ottima capacità di invecchiamento. In purezza dà vini eleganti e succosi, nei blend, come il celebre Egri Bikavér (Sangue di Toro), aggiunge profondità e complessità.

Qualità organolettiche del Kékfrankos | Ungheria
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Listàn Negro, il vulcano e le Canarie 🇪🇸
🗣️ “Lees-tan Neg-ro“
Hai mai assaggiato un vino nato dalla lava? Il Listán Negro, coltivato sui suoli vulcanici delle Isole Canarie, è un rosso esplosivo che fonde frutta succosa e mineralità affumicata. Spesso paragonato al Grenache, ha meno alcol e una freschezza sorprendente. Al naso sprigiona ciliegia rossa, fragola e pepe nero, con sfumature di erbe e fiori. La macerazione carbonica, che è una pratica abbastanza diffusa da queste parti per conferire maggiore leggerezza d’insieme, accentua la sua anima fruttata, regalando a volte una nota esotica di banana ma al contempo di tabacco e caffè. Alcuni produttori lo affinano in rovere, creando vini più complessi e strutturati. Un rosso vibrante, elettrico, perfetto per chi cerca qualcosa di unico ed estremamente autentico

Qualità organolettiche del Listàn | Spagna
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Scritto da…

Simone Ingrassia, sommelier AIS con un master sulla Borgogna, appassionato di tutto ciò che riguarda il vino, trascorro gran parte del mio tempo studiando questo splendido mondo, visitando aziende vitivinicole riportando tutto ciò all’interno dell’ecosistema di @becomesomm.