Immagina di trovarti circondato da una miriade di bottiglie di vino, ognuna custode di un mondo di sapori sconosciuti. Sei nel reparto vini di un enoteca, supermercato o qualsiasi altro rivenditore di vini e la sfida di scegliere il vino perfetto ti avvolge come una trama avvincente. Qui, entra in campo un bias cognitivo che prende il nome di “paradosso della scelta“, ti senti sommerso/a da questa sfilza di nomi di vini, produttori, annate e vitigni. Non preoccuparti, perché grazie alla nostra guida, orientarti davanti ad uno scaffale pieno di bottiglie ti garantisco sarà più semplice.
INDICE
- Differenze tra vini del nord e vini del sud
- I vini dell’annata corrente
- Il prezzo
- Chiedi aiuto!
- Ricapitoliamo
Differenze tra vini del nord e del sud
Se vogliamo essere molto superficiali e generici, i vini del nord, complice il clima più rigido, esibiscono al palato maggiore freschezza, corpo verticale con un bilanciamento orientato verso le durezze. Nel sud Italia, i vini sono tendenzialmente alcolici, morbidi seppur riescano a mantenere spesso estrema finezza. Ma ora arriva la parte interessante: con i cambiamenti climatici, queste differenze stanno diventando meno nette. I vini del nord stanno acquisendo una nuova profondità ed un sorso più avvolgente, fattore che li avvicina, per fisionomia, ai colleghi del meridione. Chiaramente questa è una guida introduttiva e, come detto a inizio paragrafo, molto generica, esistono vini del sud Italia estremamente freschi e snelli – si pensi al Cerasuolo di Vittoria e al Gamay del Trasimeno – mentre i molti vini del nord hanno spessore e consistenza – vedi il Barolo, l’Amarone della Valpolicella, il Teroldego…-.
I vini dell’annata corrente
Devi sapere che, i vini dell’annata corrente, rispetto a quelli che hanno qualche anno in più, hanno una caratteristica che balza all’occhio – o alla bocca -: il loro carattere. I vini dell’annata corrente sono come ragazzi in piena adolescenza, tendenzialmente prorompenti, acidi, con un tannino pronunciato quando si tratta di rossi e talvolta un po’ acerbi. È come se avessero bisogno di tempo per maturare e trovare la loro strada, ammorbidire il carattere e levigare le componenti dure. I vini con qualche anno sulle spalle hanno avuto invece modo di acquisire morbidezza e di equilibrare le durezze – e quindi acidi e tannini – con le morbidezze – polialcoli, dolcezza e alcol -.
Il prezzo
È inevitabile, anche nel caso di un acquisto di un vino – così come in altre situazioni simili – il prezzo è il fattore determinante. Un vino il cui costo si attesta essere di 2/3 euro, eccetto rari casi, difficilmente regalerà emozioni quando lo stapperemo. Potremmo considerare un buon compromesso un prezzo che si aggira intorno ai 6/7 euro, anche se qui potremmo aprire un dibattito interminabile. Ad esempio, un’azienda che produce quantitativi consistenti di vino dilazionerà i costi operativi e si potrà permettere di commercializzare un vino sotto i 5 euro e mantenere una discreta qualità. Potrebbe verificarsi la situazione opposta; un vino sopravvalutato – per vari motivi – potrebbe costare anche 50 euro e rimanere anonimo quando si appresta ad entrare nella nostra bocca.
Chiedi aiuto
Tutte le enoteche – o quasi – dispongono di un personale pronto e disponibile nella scelta del vino. Sono come gli amici che conoscono ogni dettaglio segreto delle bottiglie e possono raccontarti storie sull’uva, sull’annata, sul produttore e su come ogni sorso ti trasporta in un viaggio diverso. Non esitare a chiedere il loro consiglio. Sono lì per rendere il tuo viaggio nel mondo del vino ancora più gustoso e appagante e soprattutto possono consigliarti un prodotto sulla base dei tuoi gusti. Ahh, quasi dimenticavi, queste figure di cui ti ho parlato, sono sempre più diffuse anche all’interno dei supermercati!
Ricapitoliamo
Dunque, la prossima volta che andrai ad acquistare una bottiglia di vino – spero per te il prima possibile 🙂 -, ricordati queste dritte:
- I vini del nord, rispetto a quelli del sud, tendono ad essere più acidi, tannici e snelli, mentre i vini del sud, a causa del clima più caldo e soleggiato, tendono ad guadagnare in corpo, morbidezza e alcol.
- Un vino giovane, dell’annata corrente, ha un carattere orientato verso le durezze – e quindi mette in luce maggiore acidità, sapidità e nel caso dei vini rossi maggiore tannicità – e di conseguenza perde in morbidezza e alcolicità. Non è una regola, ma potrebbe essere una dritta interessante da tenere in mente.
- Il prezzo è importante, un vino di 2 euro è, 9 volte su 10, un prodotto scadente sotto ogni punto di vista. Dunque, 6/7 euro potrebbe essere un buon compromesso.
- Le enoteche – e ultimamente anche i supermercati -, spesso dispongono di personale preparato e competente che saprà orientarti nella scelta del vino che fa per te!