Natale è alle porte, e mai come quest’anno la scelta del vino per le festività è un momento speciale e molto atteso. Ma quali sono le etichette più apprezzate dagli italiani? E come le preferenze di consumo stanno cambiando? In questo articolo esploriamo le tendenze che caratterizzano il Natale 2024, con un focus su spumanti, rossi di estrema qualità, e con una crescita esponenziale dei rosati premium. Alla fine, troverete anche una selezione dei nostri vini preferiti per celebrare le feste: un piccolo regalo per ispirare le vostre scelte enologiche!
Bollicine: protagoniste delle feste natalizie
Le bollicine si confermano il simbolo delle festività natalizie, con gli spumanti Metodo Classico italiani, Prosecco e Champagne che dominano le scelte dei consumatori. Secondo i dati raccolti da Winelivery, app che si occupa della consegna di vini e spirits, le vendite di spumanti hanno registrato un incremento del +15% nel 2024 rispetto all’anno precedente.
Tra i protagonisti del Natale troviamo il Franciacorta e il Trento DOC, apprezzati per il loro equilibrio tra qualità e prezzo. D’altronde si sa, Franciacorta e Trento DOC sono i due spumanti Metodo Classico che, in Italia, sono andati incontro ad una grande crescita, complice sì la qualità di questi prodotti ma anche campagne di marketing estremamente mirate. Non meno importante il Prosecco, che si conferma una scelta popolare sia per la convivialità sia per i brindisi di fine anno. Probabilmente, stiamo parlando dello spumante più celebre al mondo che, negli ultimi anni, ha spodestato lo Champagne nella classifica delle bollicine maggiormente consumate nei periodi festivi. L’abbiamo introdotto, lo Champagne, sinonimo di lusso ed esclusività, rimane una scelta intramontabile, con un incremento importante nelle vendite di etichette di premium, con le grandi maison che fanno la parte del leone.
Vini rossi e dolci: gli intramontabili
I grandi vini rossi italiani non perdono il loro fascino durante le feste. Barolo, Brunello di Montalcino e Amarone della Valpolicella guidano le preferenze, con un incremento delle vendite del +12% rispetto al 2023. Possiamo tranquillamente affermare che, queste tre denominazioni, sfornano vini che rappresentano il concetto di festività all’italiana. Questi vini, simbolo di eleganza e struttura, accompagnano i piatti della tradizione natalizia e rappresentano un must-have per gli intenditori: dai primi piatti elaborati e base di ragù fino ai secondi di carne passando per i formaggi di grande struttura e particolarmente stagionati.
Chiaramente, non si può definire festa se, sulla tavola degli italiani, mancano i celebri vini dolci e passiti, scelti per accompagnare dessert e momenti conviviali. Le etichette più richieste includono il Moscato d’Asti, la famosa bollicina piemontese che ben si presta con dolci leggeri e fragranti; il Vin Santo Toscano oltre che il Vino Santo Trentino, che presentano una maggiore struttura e, di conseguenza, richiedono dessert più articolati, stessa logica che vige con il Passito di Pantelleria, altro grande vino dolce italiano piuttosto gettonato in questo periodo.
Rosati premium: si fanno strada!
Una delle sorprese del Natale 2024 è l’ascesa dei rosati premium, ne abbiamo parlato in questi anni, ci abbiamo sperato in una crescita di questa categoria ed ecco la magia: con vendite in crescita del +18%, finalmente, i vini rosati iniziano a popolare le tavole degli italiani. Lontano dagli stereotipi di stagionalità, il rosato si afferma come una scelta raffinata e versatile, apprezzata soprattutto dai giovani. Il prezzo medio per bottiglia è aumentato del +10%, segno di una maggiore attenzione alla qualità da parte dei consumatori.
Ma quali sono i vini rosati maggiormente richiesti in Italia?
In un ipotetico viaggio che parte dal nord Italia, non possiamo che parlare dei grandi vini rosati del Garda, che si contraddistinguono per profumi invitati che riconducono alla frutta fresca, ai fiori oltre che al melograno, con un sorso fresco ed una persistenza coerente con il profilo olfattivo. Nel Trentino Alto Adige, dal Lagrein Kretzer si ottengono vini rosati che esibiscono maggiore struttura, capaci di accompagnare piatti importanti. Cerasuolo d’Abruzzo – a base di uve Montepulciano – e i rosati pugliesi concludono la cerchia dei vini rosati di maggiore prestigio. Attenzione ai vini rosati dell’Etna che, per fisionomia, ricordano i prodotti del Garda.
Pensieri personali
Per il mio Natale, opterò per un Prosecco d’entrata, perfetto per aprire i brindisi in famiglia. Successivamente, virerò verso uno Champagne prodotto da una piccola Maison, è una scelta a cui sono particolarmente fedele dato che, ogni anno, opto per questa etichetta. Per quanto riguarda i vini bianchi, alternerò bianchi della Valle del Rodano da uve Grenache Blan con bottiglie di Etna Bianco, quest’ultima una denominazione che apprezzo particolarmente. Con i rossi, la mia tavola vedrà protagonisti il Barolo e il Barbaresco, due icone piemontesi di eleganza e struttura seguiti dal Montefalco Sagrantino, un vino che, secondo me, merita molta più risonanza e visibilità. Infine, per accompagnare i dolci, non mancheranno il Moscato d’Asti, che è una garanzia, e l’Aleatico Passito dell’Elba, una bottiglia che ho acquistato quest’estate durante il mio soggiorno nell’Isola d’Elba.