La francia ama l’America?
La Leggendaria tenuta di Robert Mondavi, Napa Valley.
Iniziamo con una domanda cruciale: perché tanti grandi produttori di vino francesi decidono di investire in aziende vinicole americane? Sin dal 1903, quando Georges de Latour fondò Beaulieu Vineyard, i francesi hanno lasciato un segno indelebile nella viticoltura californiana. Ma è negli ultimi undici anni che si è assistito a un’ondata senza precedenti di investimenti.
Indice
- Partiamo dalle Origini
- DTC: Vendite e Profitti
- Nuovo Slancio dalla Francia
- Sperimentazione e Diversificazione
Partiamo dalle origini
Degustazione al Wine Judgments of Paris
Nel 1976, il ” Judgment of Paris” cambiò la storia del vino. In una degustazione alla cieca , esperti francesi preferiscono alcuni vini californiani ai loro stessi prodotti. Questo evento spinse icone come il barone Philippe de Rothschild ad investire nel territorio americando avanzando collaborazioni prestigiose come quella con il grande Robert Mondavi, portando alla nascita di Opus One, un rosso americano in chiaro stile bordolese.
Questo, fu solo l’inizio di una storia d’amore che ti racconterò nei paragrafi sottostanti.
Sfide economiche e opportunità
Negli anni ’80, l’elezione di François Mitterrand e le sue politiche socialiste cambiarono il panorama economico in Francia, spingendo molti produttori a cercare nuove opportunità all’estero. Questo portò case di spumanti celebri come Louis Roederer e Mumm a fondare aziende vinicole nel nord della California, mentre Christian Moueix, noto per la gestione delle tenute di famiglia a Pomerol, avviò la sua prestigiosa tenuta Dominus nella Napa Valley. Questo fenomeno non si limitò alla Napa, ma coinvolse anche altre regioni della West Coast, come l’Oregon, che attirò i produttori di Borgogna grazie al suo terroir simile.
DTC: vendite e profitti
Un altro fattore chiave alla base dell’interesse francese per la viticoltura americana è il modello di
vendita diretta al consumatore (DTC) , particolarmente diffuso in California. In questo sistema, le aziende vinicole possono vendere i propri prodotti direttamente agli appassionati tramite wine club, mailing list e assegnazioni private, bypassando i distributori e aumentando i margini di guadagno. Questo rappresenta una grande attrattiva per i vignaioli francesi, che in patria devono affidarsi al tradizionale sistema di distribuzione della Place de Bordeaux , meno redditizio e più frammentato.
La tenuta di Joseph Drohuin in Oregon
Nuovo slancio francese
Negli ultimi dieci anni, il flusso di investimenti francesi è diventato sempre più coerente. Nel 2020, ad esempio, i Cathiard di Château Smith Haut Lafitte hanno trasformato la tenuta Flora Springs nelle colline occidentali della Napa Valley nel loro Cathiard Vineyard . Allo stesso modo, produttori di Bordeaux come i Tesserons di Château Pontet-Canet e il gruppo AXA Millésimes hanno acquisito proprietà iconiche come Pym-Rae e Outpost , aggiungendo una nota francese al panorama enologico californiano.
sperimentare e diversificare
Per i vignaioli francesi, investire negli Stati Uniti rappresenta non solo una scelta commerciale, ma anche un’opportunità di sperimentazione . La diversificazione geografica è diventata una necessità, soprattutto in un’epoca di cambiamenti climatici, che rendono le stagioni di crescita sempre più imprevedibili. Possedere un’azienda vinicola in California o in Oregon permette ai produttori di esplorare nuovi terroir e ampliare la gamma dei loro vini, riducendo i rischi legati alle condizioni meteo avverse in Francia.