Devi assolutamente sapere una cosa: un dato vino, sotto il profilo olfattivo, si esprime in maniera diversa a seconda del calice in cui decidiamo di degustarlo. Ne consegue, che ogni vino per esprimere al meglio il suo potenziale necessità del bicchiere corretto, e proprio da questa esigenza che abbiamo deciso di realizzare questo articolo!
INDICE
- Calice per spumanti
- Calice per bianchi leggeri
- Calice per rosati
- Calice per grandi bianchi / rossi
- Calice per grandi rossi
- Calice per vini dolci
Calice per spumanti
Generalmente quando si tratta di spumanti si ripiega sulla flûte in quanto è il calice perfetto poiché la sua forma consente di mantenere il più possibile inalterate le caratteristiche organolettiche delle bollicine – grana, numero e persistenza di quest’ultime -. Inoltre, la forma lineare e slanciata della flûte mantiene più a lungo la bassa temperatura del vino e la sua effervescenza. Ciò non toglie che spumanti Metodo Classico e Metodo Charmat vengano serviti in bicchieri dalle forme più svariate – si pensi all’accoppiata Champagne / Coppa -.
Calice per vini bianchi leggeri
Sembrerebbe che il calice dalle dimensioni ridotte sia l’ideale per tutti quei vini bianchi leggeri che esprimono un carattere tendenzialmente minerale e floreale ma, soprattutto, le forme di questo bicchiere favoriscono l’acidità oltre che mantengono più bassa la temperatura media del liquido. Direi che ci sono tutti i presupposti per servire i vini bianchi esili e immediati all’interno di questo calice!
Calice per vini rosati
Il vino rosato, per colore, olfatto e gusto, possiamo ritenerlo a tutti gli effetti il giusto mix tra un vino bianco deciso ed un vino rosso delicato. Di conseguenza, sarebbe ideale consumare questo prodotto all’interno di un calice che abbia delle misure che siano a metà strada tra il calice da vino bianco leggero ed il calice per i vini rossi di media struttura.
Calice per i grandi bianchi e rossi
Generalmente i grandi vini bianchi e i vini rossi di media struttura sono accomunati dall’intensità dei profumi, da una consistenza più cremosa – per lo meno rispetto i precedenti vini che abbiamo analizzato – e necessitano, di conseguenza, di un recipiente le cui forme vadano a premiare queste qualità. Così, per questi vini si opta per un calice più capiente e dalla forma più “panciuta” che enfatizza meglio la cremosità dei grandi vini bianchi e premia l’emergere dei profumi dei vini rossi di media struttura.
calice per i grandi vini rossi
A quanto pare la scelta del calice dei grandi vini rossi si sia orientata verso recipienti molto capienti in quanto premiano la morbidezza di questi prodotti. Ebbene sì, perché i grandi rossi spesso esprimono un carattere eccessivamente duro e spigoloso con un tannino, il più delle volte, preponderante – si pensi ai grandi Bordeaux, al Barolo, al Brunello, al Taurasi e non solo…-. Detto ciò, se il calice enfatizza la morbidezza di questi nettari, contribuisce a conferire maggiore equilibrio gustativo – e, inoltre, non va dimenticato che l’apertura più ampia permette ai profumi di emergere con maggiore facilità -.
calice per i vini dolci
Quando si parla di vini dolci facciamo riferimento ai vini passiti, alle vendemmie tardive, ai vini muffati, agli icewine e ai vini liquorosi. Si tratta di vini morbidi, dolci, opulenti e che mettono in bella mostra un’alta gradazione alcolica – che tocca il suo apice massimo nei vini liquorosi -. Le dimensioni ridotte di questi calici e la relativa bocca più stretta vanno a premiare quelle che sono le caratteristiche portanti di questi prodotti e soprattutto riducono l’evaporazione dell’alcol che, come già anticipato, in questi vini è piuttosto pronunciato.